Perchè si facevano i fuochi a San Giuseppe?
Si facevano i fuochi per festeggiare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. In cima al falò “lu casazz “ veniva issata una bambola che simboleggiava l’inverno. Se la bambola bruciava tutta d’un colpo ci sarebbe stata un’annata brutta; se invece bruciava lentamente ci sarebbe stata un’annata buona.
Si preparava qualche dolce o piatto particolare?
Si preparavano piatti a base di legumi , ravioli con la ricotta dolce, pizze con la ricotta salata, zeppole con la crema.
Quanto tempo prima si iniziava la preparazione del falò ?
La preparazione del falò iniziava un mese prima. Ogni rione organizzava il proprio falò e si faceva la gara a chi riusciva a farlo più grande. Gli uomini e molti ragazzi andavano nelle vigne a raccoglievano “ r’ zeppr “cioè tralci delle viti che erano state potati. Si raccoglievano i rami degli alberi potati “r’ troppl” pezzi di albero tagliato . Si caricava la legna e le fascine sui “train” carretti e si trasportavano in paese. Durante il pomeriggio della festa si preparavano i falò accatastando le fascine sui pezzi degli alberi tagliati .
Le donne preparavano “la pup “, la bambola di pezza piena di petardi “i trun “.
“La pup “ che si metteva sul falò rappresentava l’inverno che bruciava, scoppiava e andava via per lasciare il posto alla primavera , inoltre rappresentava la purificazione degli spiriti maligni. La sera si accendeva il falò e grandi e piccoli si radunavano intorno festosi e le donne recitavano il rosario . Quando il fuoco era consumato e rimaneva solo la cenere ogni persona ne portava un po’ a casa come benedizione del Santo.
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